Doveva essere molto timido. Non una parola ai commessi. Era un uomo solo, con quel suo impacciato cercare tra gli scaffali. A suo modo, un eroe: in un’epoca in cui tutti chiedono l’aiutino, lui non chiedeva nulla. Eroica timidezza. Le sue risposte, se le voleva guadagnare: risposte preziose, a giudicare da come stringeva fra le braccia i volumi, diretto alla cassa. Timidamente: non una parola per farsi aiutare. Solo una forbice. Una piccola forbicina con cui tagliuzzare tutti quei libri appena comprati. E comporre per la bella cassiera la magia d’amore per cui gli sono sempre mancate le parole.
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CENTOPAROLE (caffé lungo)
Posted in lunghe, tagged humor, lungo, storiedacaffè, timido on marzo 4, 2009| 7 Comments »